Becciu sarebbe accusato di aver dato denaro alla coop del fratello

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Dopo le dimissioni di ieri dell’ormai ex cardinale Angelo Becciu, accettate da Papa Francesco, si cercano le motivazioni della scelta.

Secondo quanto riporta L’Espresso, sarebbe stato lo stesso Papa ha chiedere a Becciu di dimettersi da da prefetto della Congregazione delle cause dei santi e da cardinale. Le indagini sarebbero partite dai 200 milioni utilizzati per acquistare un immobile a Londra, investimento poi rivelatosi infruttuoso, ma ora ci sarebbe dell’altro: Becciu avrebbe “girato” diverse volte ingenti quantità di denaro della Cei e dell’Obolo di San Pietro alla Spes, la cooperativa legata alla Caritas di Ozieri, gestita dal fratello Tonino. Tre donazioni per un totale di circa 700mila euro.

Becciu si è difeso, dichiarando l’intenzione di denunciare il settimanale per aver riportato “falsità assolute” e afferma che “non ho dirottato i soldi. La diocesi di Ozieri ha fatto una richiesta di aiuto per la cooperativa Spes, soprattutto per un forno di giovani disoccupati e la Cei l’ha regolarmente concesso. Dove è il male? Certamente io li avrò raccomandati, ma dove sta il male? Tanto più che quello che entra va nel fondo Caritas e quindi è controllato dal vescovo. Successivamente, un incendio distrusse tutto e i giovani chiesero di nuovo un aiuto alla Cei. Tanto più che l’assicurazione che ottennero dopo l’incendio fu una cifra irrisoria, soltanto 30mila euro. Per quanto riguarda i 100mila euro dal fondo destinato alle opere di carità di cui in quanto sostituto potevo disporre mi domando anche qui dove è il male? Stavo destinando degli aiuti a vari enti e mi sono detto una volta tanto potrei aiutare anche la mia diocesi e fu destinato alla Caritas di Ozieri. Però, secondo l’accusa, questi 100mila euro sarebbero stati utilizzati dalla cooperativa per i suoi profitti. È falso perché i soldi sono ancora nel fondo cassa della Caritas. Il vescovo ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che quella cifra è ancora a disposizione della Caritas in attesa di un progetto ben definito per il loro utilizzo”.

Da Casa Santa Marta, lo stabile vaticano dove risiede Papa Francesco, arrivano conferme, raccolte da “Il Fatto Quotidiano”, che queste sarebbero le accuse che hanno portato alle dimissioni di Angelo Becciu.

Becciu ha dichiarato: “sono sconvolto. Turbato. Un colpo per me, per quanti mi conoscono e mi stimano e per la mia famiglia. Per spirito di obbedienza e per amore che porto alla Chiesa e al Papa ho accettato la sua richiesta di farmi da parte. Ma sono innocente e lo dimostrerò. Chiedo al Santo Padre di avere diritto di difendermi”. E aggiunge: “Sul palazzo di Londra non hanno trovato niente e mi stanno accusando di fatti che non hanno nessuna valenza di reato. Posso aver sbagliato per troppo amore alla mia diocesi, ma io non ci vedo il reato. Sono pronto a gridare la verità”.

Le ultime dimissioni di un porporato, risalgono al 2015, quando il cardinale scozzese Keith O’Brien dovette rinunciare al titolo per accuse legate a molestie e abusi a seminaristi.

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