Ancora polemiche sui dati sensibili sottratti alla Regione

consiglieri regionali sardegna

Non accenna a placarsi la polemica intorno allo scandalo dei file rubati da un sito della regione lo scorso febbraio, a causa di un attacco di alcuni hacker che hanno “bucato” il sistema informatico regionale.
È di queste ore la notizia di una lettera del Direttore generale del sistema informatico interno alla regione, Riccardo Porcu, indirizzata al Presidente della Giunta regionale Christian Solinas e all’Assessore agli affari generali Valeria Satta, con la quale si chiede di sollevare dall’incarico la società Sardegna.it, che gestisce l’informatica e i dati della regione.

Secondo il responsabile del servizio di sicurezza informatico infatti, la società in house ha dimostrato tutta la sua fragilità commettendo alcuni errori. Il primo in cima alla lista, la mancata tempestiva comunicazione alla regione di quello che stava accadendo, con le inevitabili conseguenze che tutto ciò ha comportato.

Ricordiamo gli oltre 170mila file sottratti proprio dal sito Sardegna.it e finiti sulla dark web, che altro non è che una rete parallela accessibile dagli utenti più esperti, che rende visibile e consultabile qualsiasi tipo di informazione. Parliamo di password, cartelle esattoriali, certificati medici e tutto ciò che di sensibile può riguardare gli utenti a partire proprio dai dipendenti regionali.

Nei giorni scorsi l’Assessore Valeria Satta responsabile del personale della Giunta regionale, ha invitato tutti i dipendenti regionali, a modificare le proprie credenziali di accesso, proprio per cercare di arginare qualsiasi possibilità di ulteriore accesso ai dati personali. Sul fronte delle indagini invece, il compito risulta essere tutt’altro che facile per gli investigatori, che stanno cercando di individuare la porta d’ingresso usata per accedere al sistema e soprattutto conoscere lo scopo di questo attacco.

Pietro Pedoni

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