Cimitero monumentale Bonaria in rovina, la denuncia dell’associazione “Via Cervi”

cimitero cagliari

I militanti dell’associazione “Via Cervi – Spazio non Conforme” segnalano con l’affissione di uno striscione recante la scritta “Basta degrado: il Monumentale merita rispetto!“ lo stato di trascuratezza in cui giace da decenni il cimitero monumentale di Bonaria.

“Ci siamo recati nel cimitero per rendere omaggio ai nostri caduti e abbiamo constatato con profondo rammarico che, nonostante precedenti segnalazioni nel corso degli anni, il Cimitero Monumentale di Bonaria versa ancora in condizioni indegne – dichiara l’associazione in una nota – mura sgretolate dal tempo, transenne, mausolei spalancati e in rovina, tombe divelte, lapidi e loculi in frantumi divorati dalla flora che cresce incontrollata in tutto il Camposanto”.

“Lo stato di abbandono (verificabile dal reportage fotografico presente nelle pagine Facebook e Instagram della nostra associazione) e il decadimento che ne consegue -prosegue la nota- non risparmiano quasi nulla all’interno delle mura cimiteriali e sono testimoni di decenni di negligenza dell’amministrazione cagliaritana verso un’area che è a tutti gli effetti un gioiello sottratto alla cittadinanza, essendo ricca di opere d’arte funeraria di grandissimo pregio, un vero museo a cielo aperto che ospita le splendide realizzazioni di importanti artisti come Giuseppe Sartorio, Francesco Ciusa, Cosimo Fadda e molti altri, ma ciò che è più esecrabile è constatare la mancanza di rispetto nei confronti dei defunti che in questo cimitero trovano riposo: Eroi caduti delle due guerre mondiali e del risorgimento, personaggi illustri, cittadini eccellenti nonché generazioni di cagliaritani comuni le cui spoglie e la cui memoria meriterebbero ben più che abitare un luogo di sepoltura in rovina abbandonato a sé in attesa che la natura, il tempo e le intemperie lo riducano a un rudere dimenticato”.

associazione via cervi cagliari“Auspichiamo – conclude la nota – che l’attuale amministrazione possa intervenire al più presto per mettere fine ai decenni di decadenza e continueremo come sempre a monitorare la situazione, pronti a intervenire nuovamente”.

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