Riccio di mare: piano di ripopolamento e lotta alla pesca abusiva

pesca polpa di ricci

L’eccellente attività posta in essere da Guardia Costiera e Guardia di Finanza in materia di sfruttamento della risorsa del riccio di mare restituisce a tutti noi uno scenario allarmante che pone ancor più in evidenza la necessità di uno stop per tutti senza distinzioni tra professionisti o semplici sportivi”. Cosi l’Assessore all’Ambiente del Comune di Alghero Andrea Montis sulla recente azione repressiva contro la pesca abusiva del riccio di mare.

“Nella sua drammacità – spiega – si tratta di un occasione affinché la Regione revochi le autorizzazioni a quanti risulteranno responsabili, come tra l’ altro previsto dalle norme, ma cerchi anche soluzioni che, accompagnate strutturalmente da fondi di bilancio, vadano a convertire, creando alternative di reddito, le attività dei circa 200 professionisti autorizzati”.

Alghero va in questa direzione, appunto, grazie agli studi portati avanti dall’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana, sostenuti dalla Giunta Conoci, con cui si è presentato in Regione un piano sperimentale di ripopolamento della specie che potrà, una volta attuato, diventare modello per tutti, in cui i pescatori subacquei potranno trovare occupazione alternativa.

“La sostenibilità economica o il mantenimento dei profili occupazionali ha senso di esistere se contemperato da consapevolezza e rispetto anche verso aspetti di carattere ambientale che parrebbero invece direttamente o indirettamente esser stati disattesi. Si prenda la strada della tutela – afferma Andrea Montis – senza più indugi”.

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