Alghero, lavori all’ex cotonificio. PSd’Az: “Un sogno che diventa realtà”

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“A volte i sogni diventano realtà. Siamo immensamente felici che un pezzo di Alghero dimenticata anche nei sogni oggi veda una luce sul suo futuro. Parliamo dell’ex Cotonificio, un’opera nata nel 1957 firmata dall’ingegnere Fausto Cella e purtroppo chiusa dopo pochi anni, forse perché anticipava troppo i tempi o forse perché l’economia algherese non era pronta a ricevere un’ opera futuristica di queste dimensioni”. Inizia così la nota del PSd’Az algherese sull’inizio dei lavori alla struttura abbandonata per anni.

“Sono passati 65 anni – prosegue – ed oggi per quei 4mila metri quadrati inizia una nuova vita. Siamo felici per Alghero perché una parte del suo territorio risorge dalle macerie causate dal degrado, dall’incuria e anche dall’oblio in cui era stato relegato. Ma siamo anche felici per un quartiere che è sempre stato messo ai margini della città, a vantaggio di zone più centrali e vicine al mare e che invece oggi può scommettere sulla sua crescita sia da un punto di vista culturale, ma anche economico”.

“L’impegno di questa amministrazione, in continuità con la precedente – aggiunge -, ha fatto si che problemi burocratici che avevano ritardato l’ iter venissero risolti. La regione Sardegna e il suo assessore Quirico Sanna si sono dimostrati molto disponibili alle richieste di questa amministrazione e in poco tempo hanno certificato che l’opera poteva decollare. Il quartiere di Sant’Agostino deve essere orgoglioso dell’opera che sta partendo perché proietterà Alghero al centro del turismo culturale della Sardegna e il quartiere sarà il suo epicentro”.

Per gli abitanti questo sarà anche un piccolo gesto per compensare anche se in minima parte decenni di trascuratezza nei confronti di questa periferia alla quale anche lo scrivente è legato col cuore essendoci nato ed avendo passato in quei posti gli anni piú belli della sua gioventù. Crediamo che il futuro di quest’opera debba essere utopistico e legato alla memoria di un passato ingiustamente trascurato. Speriamo vengano recuperati arti e mestieri di una terra che ha ancora tanto da dire, ma sopratutto tanto da raccontare: mestieri che sono la nostra anima, la nostra vita e la nostra storia. Speriamo che questa amministrazione che in questo progetto ha creduto da sempre sia anche quella che vedrà la sua inaugurazione”, conclude il comunicato.

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