Sassari – Approvato il programma del sindaco Campus

sala consiliare

Si è appena svolta in consiglio comunale la votazione sulle linee programmatiche presentate stamattina dal sindaco Campus.

Diversi consiglieri hanno preso parola, per spiegare il loro voto.

Mariano Brianda (capogruppo del centro sinistra) ha attaccato il programma, spiegando che nelle linee programmatiche sono assenti le tematiche alle fasce più deboli (donne, pari opportunità, handicap diritti civili, associazionismo e volontariato) e di proposte di partecipazione sociale.
Contesta che la problematica sicurezza sia solo incentrata sul centro storico e sopratutto punta il dito contro le comunità di stranieri. Inoltre esprime parere contrario verso i parcheggi interrati e sottolinea come il programma, secondo lui, non ha visione per il futuro della città.

Giuseppe Mascia (Pd) ha parlato del programma come di un documento generico, ordinario. Per lui, manca una visione completa della città, un passaggio sulla riorganizzazione della macchina amministrativa, la questione dei tributi e la politica fiscale, sopratutto per quanto riguarda la gestione accantonamenti dei fondi comunali.
Mascia ricorda che ci sono fondi programmati dalla passata amministrazione.  Contrario allo spostamento del progetto del centro intermodale.

Daniele Deiana (Lega) ha iniziato il suo intervento con i dati del forte calo di abitanti nel centro storico.  Ha chiesto interventi più forti nel centro, perché il fenomeno della mafia nigeriana è un problema serio, e iniziative della maggioranza immediate sul problema sicurezza.
Secondo lui, nel programma sono assenti gli interventi nei quartieri periferici e nelle borgate. Nel programma si parla poco di turismo.
La Lega non vuole altre Piste ciclabili senza biciclette o un Orto botanico senza piante, così come altri Parcheggi sotterranei mezzo vuoti, ma condizioni che permettano ai sassaresi di rimanere nella loro città, specie i più giovani, costretti ad emigrare.
La Lega vuole essere minoranza costruttiva, ma si opporrà ad opere inutili e costose.
Attacca Brianda che prima aveva accusato le altre minoranze di essere appiattite col sindaco e ribadisce che la linea della Lega sarà di buonsenso nell’interesse della città.

Lello Panu (Italia in Comune) si dice curioso di capire con quali risorse si finanziano dei punti informatici in città con stazioni mobili. Critica la fattibilità delle aree wifi gratuite oltre quelle già presenti (parco via montello, piazza Italia, piazza Castello e altre) fatte dalla passata amministrazione.
Critica anche il potenziamento delle stazioni mobili dei vigili urbani, perché già il corpo di polizia municipale è sotto organico e mancano fondi e coperture economiche per tutto quello che è stato promesso nelle linee programmatiche.
I progetti dei parcheggi interrati erano già progettati, ma l’amministrazione precedente per mancanza di fondi e sfida il sindaco e assessore al bilancio a trovare risorse. Ha concluso dicendo che il suo partito però esprime voto favorevole, come “voto di solidarietà”, alle linee programmatiche.

Carla Fundoni (PD), sconcertata e preoccupata per la genericità delle linee programmatiche, basate solo su parcheggi e sicurezza. Contesta i mancati riferimenti disabilità, consulta migranti, partecipazione comitati quartiere. Attacca sulla “devianza etnica” riferita alla criminalità nel centro storico.
Termina il suo intervento dicendo che non ci sarà mero ostruzionismo, ma opposizione vigile.

Laura Useri (M5S) afferma che il programma del Movimento 5 Stelle può integrarsi e completare quello del sindaco. Ha delle perplessità su alcuni punti, ma è pronta a sostenere le linee programmatiche, ma non a scatola chiusa, valutando di volta in volta, sempre vigile per una posizione costruttiva. Il M5S vota a favore.

 

Manuel Alivesi (capogruppo misto di maggioranza) annichilito dagli attacchi di quel che consigliere della minoranza che “probabilmente ha la memoria corta”. Esterna la necessità di intervenire su nuove infrastrutture, come i parcheggi interrati di piazza Mazzotti, piazza Università e Fosso della Noce, di realizzare una condizione reale di sicurezza con interventi di vigilanza e videosorveglianza nella città storica.
Concorda sul progetto strategico di ampliamento zona industriale di Truncu Reale. Positiva la proposta di rete museale che deve rendere allo sviluppo culturale e turistico di Sassari.
Grande ricchezza e valore del progetto espresso nelle linee programmatiche. Parafrasando il sommo poeta: “Che Sassari, con la guida di Campus, non sia più serva e nave senza nocchiero”.

Giuseppe Masala (PD): Inesistente mancanza di visione e progetto per la nostra città. Non c’è nulla di innovativo e lungimirante e non in grado di affrontare concretamente i problemi che attanagliano il nostro territorio (disoccupazione, spopolamento). Dichiara che Sassari dovrebbe invece sviluppare proposta innovativa politico istituzionale con i comuni limitrofi del territorio. Andare oltre la collaborazione con altri comuni ma una vera sinergia e strategia comune di crescita. Tutto questo manca nel programma.
Non c’è alcun riferimento a rapporti da instaurare con la Regione e Provincia.
Assenti anche i temi disabilità e sostenibilità. Un documento “povero sul piano politico”. Riferendosi al sindaco, dice che “questo è un documento che non ha scritto lei”, perché improbabile sia scritto da persona che conosco come “fuoriclasse” e perché troppo generico. Oppure scritto in maniera generica apposta per poter aver le mani libere. Più che documento politico sembra “documento operativo condominiale”.

sassari ginesu atpFrancesco Ginesu (Lega) non riesce a vedere linee precise di visione della città. Ci vorrebbe, dice, un nuovo piano di rinascita dopo 15 anni di centrosinistra, che ha distrutto imprese e attività. Esprime contrarietà a parcheggi interrati a piazza Mazzotti, dove sarebbe meglio fare un giardino, e piazza Università.
Nelle linee programmatiche poco si è detto sulla ricucire della periferia e borgate.
Nel documento manca il riferimento a tradizioni come ad esempio i Gremi che devono essere valorizzati.  In conclusione, augura buon lavoro alla giunta, ricordando che la Lega sarà vigile, attenta e propositiva.

Mariolino Andria (gruppo misto di minoranza) ha detto che le linee programmatiche sono influenzate dal clima che imperversa in città: stanca, fiacca, così come è stato stanco il dibattito politico in campagna elettorale.
“Finiamola con l’elenco della spesa”, anche perché i soldi sono tutti da reperire.
“Anche il sindaco è stanco”, perché il documento è molto generico e scritto con superficialità.  Mancano gli aspetti culturali che devono essere valorizzati costruendo una rete tra Gremi, scuole e associazioni e viene poco accettata la vocazione agricola del territorio insieme alle borgate e campagne.
Non gli piacciono i progetti dei parcheggi interrati in piazza Università e piazza Mazzotti (per soli 150 posti auto), perché bastano gli attuali in superficie.

Il sindaco Campus ha ringraziato tutti gli interventi, perché si è assistito alla solita e stanca liturgia delle contrapposizioni. “Acrimonia e livore da parte di esponenti di quella che era prima delle elezioni un armata e ora è ridotta ad una brigata”. Ha sostenuto la coerenza delle linee programmatiche, che sono le stesse cose che la sua coalizione ha proposto agli elettori in campagna elettorale. Ha auspicato un lavoro congiunto nell’interesse della città, atto a superare le divisioni. Non cerca altri numeri, perché la maggioranza c’è già, ma vorrebbe scelte più condivise senza barriere preconcettuali e ideologiche.

Al termine delle consultazioni, il PD ha espresso voto contrario.
Il gruppo misto di maggioranza: favorevole.
Andria (gruppo misto minoranza) e Lega: astenuti.
Lello Panu (Italia in comune): favorevole
Brianda: contrario.

Voti a favore: 24
Voti contrari: 6
Astenuti: 3

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