14 novembre. Giornata mondiale del diabete. Prevenzione e informazione

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il 14 novembre si celebra la Giornata mondiale del diabete, istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation (IDF) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete, sulla sua prevenzione e gestione.

World Diabetes Day 2019: “Proteggi la tua famiglia”
L’International Diabetes Federation dedica la Giornata 2019 al tema “Famiglia e diabete”. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto che il diabete ha sulla famiglia e promuovere il suo ruolo nella gestione, cura, prevenzione e conoscenza della malattia.

La diagnosi precoce del diabete coinvolge anche la famiglia
Secondo alcuni dati in Italia, circa il 3% delle persone tra i 35 ed i 69 anni ha il diabete ma non lo sa. La diagnosi precoce e l’adesione alle terapie sono fondamentali per prevenire o ritardare il vero problema del diabete, cioè le possibili complicanze croniche, che hanno un impatto socio-sanitario per il malato e la sua famiglia.

La famiglia rappresenta il primo e più importante fulcro per imparare e mantenere un corretto stile di vita, per migliorare la gestione del diabete tipo 1 ed evitare le sue complicanze e al tempo stesso prevenire sovrappeso e obesità, importanti fattori di rischio del diabete tipo 2 anche in età pediatrica, non solo nell’adulto e nell’anziano.

Alcuni dati sulla malattia nel mondo e in Italia
Secondo i dati pubblicati nel 2017 dalla World Diabetes Federation nel mondo sono 415 milioni le persone che vivono con il diabete (1 adulto su 11) e questo numero è destinato ad aumentare a 642 milioni nel 2040. In Italia, l’Istituto nazionale di statistica (Istat) stima che nel 2016 le persone con diabete sono oltre 3 milioni, cioè il 5,3% dell’intera popolazione.

Linee guida nazionali per l’attività fisica: raccomandazioni per le persone con diabete mellito tipo 2
Adottare una corretta alimentazione, praticare attività fisica, mantenere un peso appropriato, evitare fumo ed alcol contribuiscono a prevenire l’insorgenza e le complicanze del diabete mellito di tipo 2 e aiutano gestire la patologia, a volte con risultati più duraturi e vantaggiosi rispetto alla sola terapia farmacologica.

Ecco le raccomandazioni tratte da Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione:

– le attività fisiche aerobiche e di forza sono importanti sia per la prevenzione che per il trattamento della malattia diabetica e la loro combinazione aumenta i benefici;
– l’attività fisica dovrebbe essere svolta possibilmente ogni giorno cercando di evitare due giorni consecutivi di inattività;
– camminare per almeno 30 minuti al giorno (individualmente o in gruppi) riduce il rischio di sviluppare il diabete nelle persone affette da sindrome metabolica;
– è importante, interrompere regolarmente (ad esempio, ogni 20-30 minuti) il tempo trascorso in posizione seduta e/o reclinata;
– i pazienti adulti con un buon controllo glicemico possono praticare in sicurezza molte attività, compresi vari tipi di sport previa idonea valutazione;
– per i pazienti anziani è necessario consigliare esercizi adattati, per tipologia e intensità, a particolari condizioni e limiti oggettivi.

Prevenzione delle complicanze del diabete di tipo 1
Il diabete tipo 1 non può essere prevenuto, poiché sono ancora poco chiari i fattori di rischio che interagiscono con la predisposizione genetica e che scatenano la reazione autoimmunitaria.

È comunque possibile prevenire, posticipare l’insorgenza o ridurre la gravità delle complicanze, mantenendo quanto più possibile stabili nel tempo i valori glicemici. Per fare ciò, è importante che la persona con diabete di tipo 1 sia consapevole della propria condizione, sia in grado di gestirla nella vita quotidiana e segua uno stile di vita sano.
Ecco alcune regole da seguire per la prevenzione delle complicanze del diabete di tipo 1:
– iniettare regolarmente e correttamente l’insulina
– seguire una dieta corretta
– fare attività fisica regolare, ma con le dovute precauzioni
– eseguire regolarmente i controlli necessari al monitoraggio della malattia
– non fumare
– fare ogni anno la vaccinazione antinfluenzale.

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